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L'utilizzo della luce nel trattamento delle lesioni cutanee è noto sin dall'antichità. Agli inizi del '900 un tumore cutaneo del naso fu sottoposto a illuminazione con una lampada a luce rossa, con guarigione del paziente. con gli anni molte patologie, cutanee e non, tumorali e non, sono state incluse nei protocolli di questo trattamento.

Da circa 10 anni la terapia (FotoBioModulazione) è stata applicata anche alle ulcere cutanee, con risultati esaltanti in termini di ripresa del processo di guarigione. Studi specifici hanno dimostrato la reale efficacia dell'effetto della luce sulla guarigione delle lesioni.

Le continue ricerche hanno migliorato il metodo: attualmente viene utilizzato un gel inerte, contenente una sostanza in grado di assorbire e rifrangere la luce: applicato sulla lesione da trattare, questa viene illuminata con una luce blu-violetta per 5 minuti. Le reazioni ossidative che si ottengono scatenano effetti fotofisici e fotochimici in grado di riattivare i meccanismi che portano alla guarigione, senza provocare dolore.

Ogni fase del trattamento viene illustrata al paziente, per permettere di affrontare la terapia con serenità, con la presenza costante di personale specializzato.